Un recente sondaggio condotto da tecnè srl per P.T.V. Programmazioni televisive SPA fotografa un elettorato genovese profondamente diviso sulla candidatura di Silvia Salis a sindaco della città , con un'alta percentuale di indecisi su quasi tutte le questioni poste.
Nella gestione di un'emergenza improvvisa in città , Silvia Salis ottiene un leggero vantaggio (28%) rispetto al suo principale avversario Pietro Piciocchi (24%), ma quasi la metà degli intervistati (48%) non esprime una preferenza, evidenziando un quadro di grande incertezza.
Per quanto riguarda la conoscenza del programma politico della candidata, il campione si divide in tre parti quasi uguali: il 36% afferma di conoscerlo, il 32% solo in parte, mentre un altro 32% ammette di non conoscerlo affatto. Questa frammentazione si riflette anche nelle opinioni sulla sua capacità di governare la città : il 34% ritiene che Salis possa dare una nuova visione a Genova, il 33% considera che non abbia sufficiente esperienza, mentre un altro 33% non si esprime.
Interessante notare come la percezione della candidatura di Salis vari significativamente: il 46% degli intervistati la considera principalmente un'espressione del PD e dei partiti di centrosinistra, mentre solo il 27% la vede come una candidata civica con l'appoggio del centrosinistra. Questa percezione cambia radicalmente tra gli elettori di centrodestra e centrosinistra, con i primi che la identificano fortemente come espressione partitica (67%) e i secondi che la vedono principalmente come civica (55%).
L'impatto della candidatura sul comportamento elettorale appare limitato: solo l'11% degli intervistati dichiara che andrà a votare grazie alla sua candidatura, mentre il 7% indica un cambio di orientamento politico. La maggioranza (38%) afferma che non modificherà il proprio voto, mentre il 23% non andrà comunque a votare.
Emergono infine preoccupazioni sulla governabilità istituzionale: il 32% teme possibili conflittualità tra Comune (se governato dal centrosinistra) e Regione (a guida centrodestra), mentre il 33% è preoccupato per potenziali penalizzazioni da parte del Governo nazionale di centrodestra in caso di vittoria del centrosinistra a Genova.
Il sondaggio, realizzato tra il 31 marzo e il 1 aprile 2025 su un campione di 1.000 residenti maggiorenni di Genova, evidenzia un quadro politico frammentato, con un elettorato diviso e una significativa quota di indecisi che potrebbero risultare determinanti per l'esito delle prossime elezioni comunali.